Salvatore Rametta nasce a Noto, il 21 Marzo 1993. A soli 3 anni, mostrava la sua passione per la bicicletta, e da lì la decisione del nonno Emanuele di iscriverlo ad un'associazione ciclistica "G.S. Amici del Pedale" di Noto, iniziando con la categoria G1. Da lì seguirono una serie di allenamenti, prima sulla pista poi su strada, le prime gare, le prime vittorie, tra cui quella più importante per lui di cui ne andava fiero, la XII Coppa San Corrado disputata a Noto, con la categoria G5, in cui ottenne il Primo Posto. Seguito dal nonno, partecipa a vari meeting regionali e Campionati Italiani. Con l'associazione "G.S. Amici del Pedale" rimane dalla categoria G1 alla categoria G6. Nel 2006 passa alla categoria Esordienti di 1° anno e nel 2007 nella categoria Esordienti di 2° anno con la Società "A.S.D. Equipe Sicilia Giovani". A seguito di vari problemi fisici, Salvo non riesce ad ottenere grandi risultati, pur impegnandosi sempre al massimo, Nel 2008 passa alla categoria Allievi di 1° anno, con la "Pozzarello-Spinal Club 200" di Canicattini Bagni, seguito dal Dott. Tavana che lo definiva "il ragazzo col sorriso sempre in bocca", perché anche nei momenti difficili o subito dopo una gara, aveva sempre il sorriso sulle labbra. Il 29 Giugno durante una gara disputata a Monterosso Almo, a soli 3 giri dalla fine, Salvatorre si scontra con un auto che viaggiava in direzione opposta dentro il circuito. L'impatto fu violentissimo, il Suo corpo rimase inerte per qualche minuto sul cofano dell'auto. Da lì i primi soccorsi all'Ospedale Civile di Ragusa, ma a causa dei politraumi, viene trasferito con l'elisoccorso all'Ospedale "Papardo" di Messina. Le condizione fisiche erano disastrose, 12 giorni di attesa, ma il 9 Luglio Salvo non vince l'ultima gara con la Vita. I familiari hanno autorizzato l'espianto degli organi, grazie alla quale molte persone continuano a vivere, e in questo modo, Salvo ha lasciato ancora qualcosa di Sé! Aveva 15 anni e frequentava il 1° Geometra "Matteo Carnilivari" di Noto. Allegro, affettuoso e con tanta voglia di vivere, tipica di un ragazzo che sta crescendo, che incomincia a fare amicizia con i coetanei. Sognava e sperava che un giorno sarebbe stato con i grandi del ciclismo, magari con il suo idolo "Paolo Bettini". Il suo motto era " Fatica, Gare e Telefonino", ma all'improvviso se ne andato via lasciando un grande vuoto in ognuno di noi. Walter Villa diceva, "La Vita è come una corsa in motocicletta: nessuno sa quanta benzina il destino ha messo nel nostro serbatoio. C'è chi nasce col pieno e chi, senza saperlo, viene al mondo già in riserva…Ma che tu abbia il pieno o poche gocce di benzina non importa, l'importante è andare sempre al massimo fino all'ultima goccia di benzina. Salvo era in riserva, ma di una cosa sono certa, ha vissuto la sua vita al massimo con la bici e senza, regalando ogni giorno emozioni a chi gli stava accanto.
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